Il cinema di animazione come strumento di formazione. Raffaella Traniello è un’esperta di didattica della comunicazione audiovisiva. Oggi è tutor coordinatore presso l’Università degli Studi di Padova nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Si definisce un’insegnante con competenze audiovisive e una videomaker con un orientamento didattico. La sua professione, infatti, negli anni l’ha portata da una parte a produrre dei cortometraggi, dall’altra a diventare formatrice nel settore dell’arte audiovisiva e del cortometraggi. Raffaella è tra i fondatori del Festival Corti a Ponte e ha costruito le sue competenze grazie ad una poliedrica esperienza in vari ambiti educativi, artistici e professionali, in Italia e all’estero.

L’incontro con Doc Educational

“Sono entrata in Doc Servizi e in Doc Educational lo scorso anno, per un progetto di educazione cinematografica nelle scuole. La cooperativa mi è stata presentata da un collega videomaker. Una delle cose che mi ha attratto di Rete Doc, oltre alla possibilità di essere sostenuta dal punto di vista amministrativo e burocratico, è stata quella di strutturarmi in un contesto cooperativo in cui confrontarmi con altri professionisti appassionati. Nella rete ho trovato persone animate dalla curiosità, dalla voglia di contaminarsi e di scoprire continuamente. Non cercavo una realtà meramente aziendale e piatta ma un contesto in cui potesse avvenire un incontro di anime, tra diverse professionalità e vari talenti. E Doc è tutto questo. Da qualche mese sto seguendo i Cafè Doc Edu, una possibilità straordinaria per conoscere altre socie ed altri soci. Sono certa che da questi incontri nasceranno nuove collaborazioni”.

Il Festival Corti a Ponte

“Corti a Ponte è un Festival Internazionale di Cortometraggi, nato diciassette anni fa, caratterizzato da un’impostazione votata all’educazione all’arte cinematografica ed al coinvolgimento attivo del pubblico. Si compone di due contenitori principali: un Grande Festival Internazionale, dedicato ai corti d’autore ed un Piccolo Festival Internazionale che accoglie i corti fatti da bambini e ragazzi di tutto il mondo. L’arte del cinema diviene strumento educativo e di riflessione fondamentale. Lo scorso anno, tramite Doc Educational per i laboratori didattici e il coordinamento e a Doc Servizi per i montaggi, abbiamo lavorato al Piccolo Festival, dedicato alle scuole. Oltre ai lavori proposti dalle classi coinvolte, c’erano in programma dei cortometraggi prodotti da bambini di tutto il mondo. Il valore delle opere prodotte da ragazzi che vivono in paesi lontani, assume una valenza educativa e multiculturale molto interessante (diversi stili di vita, diverse possibilità, diversi diritti…) e ci aiuta a riflettere su diverse tematiche. Per questo da anni a fianco del Piccolo Festival c’è l’Unicef – Comitato Provinciale di Padova”.

L’inizio di questo percorso

“Trent’anni fa sono entrata nella scuola primaria come insegnante. Nel mio percorso di formazione, con due diplomi di conservatorio, ho sempre avuto una predilezione verso le arti e la didattica laboratoriale. Nel 2006, all’interno dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Ponte San Nicolò , sono nati dei laboratori di cinema di animazione per i bambini della scuola primaria. Ho recepito subito le potenzialità di questo strumento, della sua modalità espressiva ed educativa. Grazie allo stimolo del festival “Corti a Ponte” l’esperienza dei laboratori si è estesa poi anche alla scuola dell’infanzia e secondaria di I grado e  orientandosi a un approfondimento della didattica nel cinema, privilegiandone l’aspetto contenutistico e creativo”.

I laboratori con i ragazzi

“Si tratta di un tipo di attività a 360° che coinvolge la creatività dei bambini in tutte le sue fasi: dall’ideazione del soggetto  alla realizzazione pratica del corto. Per cominciare, insieme ai bambini, discutiamo l’argomento che vogliamo approfondire, sviluppando l’idea audiovisiva. Poi costruiamo i materiali da animare (disegni, pupazzi o oggetti, usando carta, plastilina, stoffe, materiali di recupero…). La fase della ripresa è gestita a piccoli gruppi, in una stanza attrezzata a set. Con estrema pazienza scattiamo una serie di fotografiespostando i materiali di pochi millimetri tra una foto e l’altra, creando l’effetto del movimento. Poi costruiamo la colonna sonora sperimentando il lavoro del rumorista: studiamo le potenzialità del sonoro, esplorando fisicamente i suoni (ad esempio proviamo ad accartocciare un foglio di giornale per riprodurre il suono del fuoco ecc.). L’ultima fase è  la proiezione del cortometraggio, che viene mostrato ad altri bambini, creando un momento di scambio e condivisione importante. Negli anni abbiamo creato cortometraggi dal contenuto più disparato, anche prettamente disciplinare come ad esempio lavori interessantissimi sull’acqua, sul riscaldamento climatico, sulla matematica, sul metodo di studio efficace ecc.”.

Sogni e progetti futuri

“Tra i progetti futuri c’è sicuramente quello di consolidare gli aspetti non artistici del Festival Corti a Ponte (strutturali, organizzativi, gestionali…), per questo spero che arrivino nuovi collaboratori. Un altro sogno che voglio concretizzare è la produzione di un mio cortometraggio di animazione”.