Federico Barsanti è attore, scrittore, regista e coach di Arti Sceniche. Negli anni ha vissuto importanti esperienze in diverse parti del mondo. 

L’importanza di essere parte di una rete

“Da quasi trent’anni svolgo questo lavoro: in Doc Educational mi sento protetto – spiega Federico – Mi trovo spesso a consigliare la cooperativa ai colleghi che ancora non la conoscono – siano essi artisti o insegnanti – poiché con Doc, non solo si hanno opportunità concrete di partecipare a bandi, festival e quant’altro – ma ci si può sentire tutelati come lavoratori. Penso a quando ci siamo trovati nel periodo della pandemia: credo che se non ci fosse stata la cooperativa non so che fine avremmo fatto noi artisti. Importantissime anche le sicurezze concrete su stipendio a fine mese, sulla malattia e sulla realizzazione dei progetti”.

Il Teatro come percorso interiore: dalla formazione al palcoscenico

Dopo un percorso di formazione importante con diversi artisti tra cui Raffaella Panichi, Federico ha cominciato a lavorare in teatro. “L’aspetto che mi ha sempre colpito del teatro, è l’animo umano. Nel mio percorso ho scelto di non partire soltanto dal fattore corpo ma da quello che c’è dentro ciascuno di noi – spiega – Tutto ciò che concerne il mio lavoro va a scavare nel profondo delle persone”. Da questa riflessione la scelta di specializzarsi sempre di più in questa direzione con corsi e approfondimenti nel mondo della psicoterapia. “La cosa straordinaria è stata ricevere negli anni molte lettere da parte dei miei allievi, in cui confidavano cose davvero delicate: mi sono reso conto che il teatro riusciva a diventare una terapia, toccando l’animo umano e procurando trasformazioni”.

Strategia Poetica

Nasce così nel 2012 la Strategia Poetica, Disciplina Artistica Interiore che partendo dalla visione di un “palcoscenico interiore” aiuta le persone a ri-conoscere e interagire con l’andirivieni di personaggi che agiscono – o non agiscono – dentro di noi. Questo metodo è diventato anche un libro. “La Strategia Poetica è il sunto del mio lavoro sia come attore che come pedagogo con gli adulti, i bambini e le persone con disabilità: l’arte aiuta le persone, e di questo ne siamo ormai tutti abbastanza consapevoli. La Strategia Poetica consente di aprire un dialogo con il nostro mondo egoico e soprattutto a riconoscerne il suo linguaggio automatico, permettendoci di ritrovare un nuovo equilibrio per vivere la nostra vita in modo più semplice, più “umana”. Il palcoscenico è dentro di noi, non solo là fuori. Partendo da uno specifico “Allenamento” Artistico Interiore si può aprire un vero e proprio dialogo tra Poeta ed Ego – proprio come tra due personaggi in scena –  trasformando profondamente la nostra visione della vita rendendoci esseri più organici. 

Signora Porzia

Tra i suoi lavori più importanti sicuramente da ricordare la performance catartica “Signora Porzia”. “Si tratta di un personaggio che ho creato insieme a Valentina, mia moglie, anche lei attrice, cantante e speaker. Porzia è la Strategia Poetica per eccellenza, la dea chiamata dagli “umanoidi” per guarirli dalle loro malattie quotidiane. Ogni spettacolo è unico e si costruisce e si vive attraverso le reazioni del pubblico: abbiamo visto accadere di tutto  in questi anni e le strade da intraprendere sul momento sono davvero moltissime – racconta Federico – All’inizio questo spettacolo era vietato ai minori di sedici anni, poi una sera in cui erano presenti dei bambini abbiamo fatto una scoperta: loro hanno un canale “aperto” con Porzia, la comprendono all’istante senza bisogno di nessun filtro, cosa che invece l’adulto mette più o meno consapevolmente. Questa mescolanza di pubblico rende ogni show ancora più potente e trasformativo. Ogni volta che mettiamo in scena lo spettacolo ogni spettatore ha la possibilità di compiere un piccolo viaggio trasformativo”.

I progetti futuri

“Continuare a coltivare e scoprire la Strategia Poetica condividendola con un pubblico sempre più numeroso: la vita a volte si annida in posti sorprendenti”.