Progetto ARCO: per centrare tutti gli obiettivi

Come Quattro Latitudini, anche il nuovo progetto ARCO prende i natali dal lavoro di profilazione per categorie svolto da Tempi Dispari. Due nuove opportunità e due diversi modelli di creazione progettuale collettiva. 

ARCO nasce infatti dalla riflessione sull’importanza di costituire un gruppo di lavoro, che possa offrire collaborazione, supporto e sostegno ad altri soci nella progettazione e realizzazione di attività e proposte, soprattutto in caso di finanziamento pubblico con bandi e gare. 

Così come l’arco è lo strumento con cui l’arciere è in grado di centrare il bersaglio, allo stesso modo il gruppo di lavoro si pone come strumento a servizio dei soci per raggiungere gli obiettivi professionali e occupazionali:

  • L’arciere” in questo caso è il socio che intende attivarsi e operare per la realizzazione del progetto o attività.
  • L’arco” rappresenta il gruppo di lavoro, il quale supporta e sostiene il socio nelle fasi di consulenza, progettazione, presentazione e realizzazione.
  • La freccia” è il progetto/attività che il socio intende o è chiamato a realizzare. 
  • Il bersaglio” da centrare sono gli obiettivi che si intendono perseguire, riferiti a stakeholders e utenza beneficiaria dei risultati dell’attività stessa.

L’incontro con gli psicomotricisti

I primi passi del progetto ARCO vengono mossi grazie all’incontro con una categoria di professionisti dell’area socio-educativa: gli psicomotricisti. L’ideazione dell’intero progetto è stato infatti realizzato in collaborazione con Camilla Marchesan, psicomotricista, socia Doc e coordinatrice per il Veneto di ANUPI Educazione, a seguito del lavoro di profilazione che ha individuato un gruppo di psicomotricisti soci Doc Educational attivi sul territorio nazionale.

Dall’incontro tenutosi online con l’Associazione ANUPI Educazione sono emerse importanti riflessioni riguardo i bisogni e le necessità di questa categoria di professionisti, che hanno contribuito a strutturare il progetto Arco:

  • l’esigenza di una formazione attiva e partecipativa, magari attingendo anche da altre professionalità per ampliare e diversificare le competenze dei soci DOC psicomotricisti, per permettere loro di rivolgersi anche a target differenti per età, tipologia ed interessi.
  • l’importanza di creare una rete tra soci e professioni rivolte a particolari settori, come quello dell’educazione.
  • la necessità di implementare le opportunità di impiego e di lavoro, orientandosi verso una progettualità condivisa e partecipata.
  • l’importanza di intercettare altri psicomotricisti presenti ed attivi sul territorio, per ampliare la rete di soci e favorire l’interscambio di conoscenze, pratiche, modalità ecc.

 

L’idea del meeting: il nuovo evento “COMPAGNI DI VIAGGIO”

Dalla comprensione di queste necessità nasce la proposta del meeting, un’occasione di scambio e formazione sia per i soci Doc che per i professionisti del settore non soci. 

L’intento è quello di allargare l’orizzonte professionale di questo settore, proponendo nuovi scenari educativi, formativi e professionali, per individuare metodi, strumenti e strategie che possano rispondere in modo ottimale alle nuove sfide dei nostri tempi. 

A tal proposito, l’incontro con la pedagogia artistica, musicale e teatrale, applicata nei medesimi contesti socio-educativi, risulta fondamentale per sviluppare nuovi approcci e aprire a nuovi spunti e metodologie. 

Un incontro di influenze e contaminazioni professionali, di approcci, tecniche, metodi che possono portare al raggiungimento di obiettivi educativi e formativi innovativi e di ampio respiro.