Il movimento è in ogni cosa.

Ci permette di metterci in relazione con lo spazio che ci circonda e di prendere coscienza di noi stessi, proprio come avviene con l’Euritmia ossia l’arte del movimento, che lavora con l’ “elemento fluido del corpo”.

Le canne al vento che si flettono; le fronde degli alberi sinuosi che scuotono le chiome; le onde del mare che accarezzano la spiaggia; risalendo la costa e ritirandosi; la fiamma del camino che vibra verso l’alto: ogni cosa è movimento ed energia, come l’Euritmia.

L’euritmia è l’arte del movimento, che lavora con l’“elemento fluido del corpo”.

Dopo aver danzato, secondo le regole di quest’arte, si prova un senso di calore, di leggerezza, di flessibilità e di gioia. Si prende coscienza e consapevolezza di sè stessi e del proprio corpo.

E’ come se il corpo seguisse un flusso: si muove sinuoso nello spazio, i movimenti incoscienti diventano coscienti e la relazione tra uomo e realtà esterna si svela, non solo attraverso la parola e il suono, ma anche attraverso la visibilità dei gesti e del corpo.

Per questo si lavora con la musica dal vivo e con poesie e testi, che vengono interpretati dalla gestualità del corpo: il corpo interpreta ed esprime le note e le parole.

Il potere e la magia di quest’arte ha conquistato Cristina,  socia Doc Educational, che ha deciso di portarla in Italia. Dopo aver frequentato l’ Accademia di Euritmia ad Amburgo e Bonn e realizzato spettacoli in Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti, approda a Venezia e fonda l’Accademia Europea di Euritmia Venezia.

Le uniche scuole, in questo campo, che formano insegnanti per questo tipo particolare di danza, sono a Roma e appunto a Venezia.

L’Euritmia non è una danza per pochi o da tenere chiusa tra quattro pareti, ma è un’arte che per essere viva e poter esprimere il proprio potenziale, non deve essere solo vissuta, ma anche condivisa.

E infatti Cristina porta i suoi spettacoli nei teatri europei ed italiani. L’ ultima produzione realizzata presso il teatro dell’ Albero, in Liguria, è lo spettacolo “Terra, Acqua, Aria, Fuoco”, dove le note della fisarmonica e del clarinetto si intersecano e giocano insieme alle movenze del corpo, fecondandosi a vicenda.

Secondo Cristina “L’ Arte” è “un modo per attivare e coltivare forze sane e positive sia a livello personale che sociale” e si domanda “come l’arte può avere un impatto sociale e di trasformazione ancora più intenso.”