Mila Ogliastro, cantante, compositrice, arrangiatrice e socia di Doc Educational, è diplomata in Canto Jazz al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova. Fin da piccola coltiva la passione per la musica e le arti, iniziando con danza e teatro, per poi avvicinarsi al canto e alla chitarra. Cresce ascoltando rock e soul, fino a dedicarsi allo studio approfondito del jazz con maestri come Pietro Leveratto, Andrea Pozza, Tiziana Ghiglioni, Danila Satragno e Barbara Raimondi.
Autrice e arrangiatrice dell’album The Wisteria Suites (Koinè – Dodicilune, 2022), guest nell’album Blue Toy di Andrea Pozza (2023) e protagonista di I’m Through With Love (Azzurra Records, 2024), Mila dimostra una capacità unica di fondere tradizione e modernità nel jazz.
Con il nuovo progetto Oceans Apart, in duo con Tommaso Perazzo, esplora un sound originale e personale che unisce standard selezionati, jazz moderno, composizioni originali e brani memorabili di artisti come Joni Mitchell e Stevie Wonder, senza dimenticare un omaggio alla grande musica italiana. Un disco che mostra come la complicità artistica possa superare qualsiasi distanza fisica, creando un dialogo musicale intenso e autentico.
Oceans Apart: un incontro artistico e di anime
“Questo progetto è nato in modo spontaneo, come spesso accade nel jazz: ci si incontra, si percepisce un’affinità nel suonare insieme e si decide di collaborare. Ho conosciuto Tommaso grazie ad amici comuni e, quasi per caso, siamo finiti insieme a Umbria Jazz. Da lì è nata l’idea di fare qualche concerto. Gli ho proposto di suonare al Count Basie Jazz Club di Genova e ha accettato subito. Da quella prima data è iniziata la parte più divertente: scegliere il repertorio. Amiamo il jazz, ma arriviamo entrambi da percorsi musicali molto diversi; così ho suggerito brani tratti dai progetti precedenti, insieme a pezzi di artisti che adoriamo, come Joni Mitchell e Stevie Wonder. Il risultato è un programma vario, che spazia dal jazz tradizionale a brani moderni e a reinterpretazioni di altre tradizioni. E tutto funziona sorprendentemente bene, grazie soprattutto a Tommaso, un pianista straordinario: ascoltarlo è come vedere la musica prendere forma. La musica è uno spazio che favorisce incontri autentici, e nel jazz questa libertà si amplifica ancora di più, lasciando ampio margine all’interazione e all’espressione personale. Abbiamo iniziato con due concerti a Natale; poi qualcuno ci ha notati e siamo stati invitati a vari festival, come “Attenti a quei duo” in Puglia. Dopo un po’ Andrea Pozza, musicista a cui siamo molto legati, ci ha suggerito di incidere un disco e ha seguito la produzione in studio. Abbiamo registrato tutto in una sola giornata, senza alcun editing: ciò che si ascolta è esattamente ciò che abbiamo suonato dal vivo. È stata un’esperienza intensa e bellissima. Il disco è uscito il 31 ottobre sulle piattaforme digitali, dopo una serie di singoli pubblicati ogni quindici giorni a partire dall’estate. E il 10 gennaio torneremo proprio al Count Basie Jazz Club per la presentazione ufficiale di Oceans Apart”.
Lascia che la musica ti guidi: la gratificazione nasce dall’autenticità
“Un disco è un viaggio personale, qualcosa che va oltre la singola canzone. Rappresenta anni di studio, sperimentazione e fatica. Oggi la musica è molto accessibile, ma questo rende difficile ascoltare tutto con la profondità di una volta. Per me, il vero valore sta nel percorso interiore, nel mettersi in gioco e seguire la propria passione. Io insegno canto e incoraggio sempre i miei allievi a esplorare musica di qualità, a capire la differenza tra ciò che è semplicemente popolare e ciò che è davvero nutriente artisticamente. Consiglio di studiare, conoscere la musica, non limitarsi ai talent show. La musica non è solo fama: ci sono tanti modi per vivere di musica, fare gavetta, crescere come artisti. L’importante è seguire ciò che ci fa stare bene, senza cercare la rivalsa o la notorietà a tutti i costi. Un esempio pratico: nel nostro disco ci sono pezzi scritti da me e da Tommaso. Uno dei miei è nato semplicemente lasciando che le mani mi guidassero al piano, senza aspettative. Chi lo ha ascoltato ha detto che è “molto mio”, e questo è già gratificante”.
Essere parte di Doc Educational significa crescere insieme e sentirsi supportati
“Io lavoro alla Doc Academy di Genova, seguita da Doc Educational. Essere parte di questa comunità è comodo e funziona in modo scorrevole. Ci sono molte iniziative e una rete attiva di musicisti, che è molto importante, soprattutto in un settore dove gli artisti spesso sono poco tutelati. Far parte di una cooperativa offre una tutela reale”.
Progetti concreti e passione costante: vivere la musica a 360°
“Tra i miei progetti sicuramente promuovere il disco, continuare a scrivere e suonare la mia musica dal vivo. E poi continuare a insegnare canto, che è una parte della mia vita molto importante: richiede competenze tecniche, empatia e conoscenza musicale approfondita. È impegnativo ma estremamente appagante”.