Simpatia, un sorriso contagioso e una grande consapevolezza dell’umanesimo, accompagnati da una piccola avversione verso la burocrazia. Ma chi può biasimarlo?!

Marco Mustaro, tenore e maestro di canto, è socio Doc Educational da molto tempo.

Un professionista che dalla Sardegna ha costruito la sua professione in Italia e all’estero, confrontandosi con realtà, scuole e palchi diversi, alimentando continuamente la passione per la propria arte e l’insegnamento.

Come hai scoperto Doc Educational?

Ho scoperto l’esistenza delle cooperativa in generale quando ho iniziato a lavorare: ero a un bivio fra scegliere la partita IVA o entrare in cooperativa. Per 5 anni ho sostenuto la partita IVA, ma era un salasso. Quando sono entrato nella Scuola Civica “Teodulo Mabellini” di Pistoia, tutti i colleghi erano soci Doc Educational, dopo il colloquio ho deciso di cambiare e diventare socio a mia volta.

Doc Educational ha facilitato la tua vita personale e professionale?

La facilitazione è enorme da un punto di vista organizzativo contabile, non ho più bisogno di fare riferimento a più figure diverse, non ho bisogno del commercialista, di una segreteria che mi elabori le fatture, faccio io un resoconto a fine mese e Doc Educational si occupa di tutto. In questo senso c’è stato un alleggerimento significativo, considerato che non ho una grande passione per tutte le pratiche amministrative. 

Aggiungo che non sono vincolato a un luogo, posso sviluppare la mia attività ovunque, insegnare in luoghi diversi. Quando, in passato, mi è capitato di non condividere metodi e tipicità di una struttura singola, sono andato via, mi sono dimesso. Mi sento un freelance in diversi sensi, appartenere a Doc Educational mi permette di essere libero anche in termini di “poetica didattica”.

Malgrado molte persone avessero manifestato perplessità rispetto alla mia idea di passare in cooperativa, dicendomi che avrei trovato limiti o restrizioni, ho potuto far espeirenza in questi anni di avere un’assoluta libertà spazio-temporale, che mi permette di coltivare una relazione verticale con ciò che ispira il mio lavoro di insegnante e artista.

Il tempo è sempre un tema cruciale nel mondo del lavoro.
Delegando tutta la burocrazia a Doc Educational, hai più tempo quindi per studiare, approfondire, fare evolvere la tua professione?

Quando avevo la partita IVA era un inferno dal punto di vista fiscale, dovevo gestire i calcoli relativi alla tassazione, questa cosa mi assorbiva tempo, energie, mi metteva in uno stato di ansia che non mi consentiva di gestire al meglio il mio tempo. Oggi non ho queste difficoltà. 

Vivo una dimensione di maggiore serenità. Il mio lavoro è una conseguenza del fatto che amo ciò che faccio e studio tanto per questo.

Esistono altre dinamiche o progetti di Doc Educational che ti hanno particolarmente colpito?

A Nuoro e Tortolì, le due scuole di musica presenti sul territorio sono proprio gestite da Doc Educational, questo mi fa molto piacere, sapere che la cooperativa è presente anche sul territorio e in particolare nella mia terra di origine.

Come definiresti il tuo rapporto con i referenti, le persone che lavorano in Doc Educational?

Sereno. Ho trovato referenti di grandissima disponibilità, sempre solleciti. Anche quando io sono in ritardo nell’emettere i conteggi, sono sempre comprensivi e disponibili. Ogni tanto mi è capitato anche di interfacciarmi con la sede di Verona per questioni specifiche e anche lì ho riscontrato grande professionalità e immediata disponibilità. Anche quando qualcuno mi ha consigliato di cambiare cooperativa perché forse altrove avrei avuto un vantaggio economico spendendo meno, ho rifiutato e sono rimasto in Doc Educational, per il clima di serenità e di massima disponibilità che ho registrato negli anni. Credo che per questo valga la pena restare. Non esistono ragioni sufficienti per lasciare Doc Educational, è strutturata e affidabile.