Francesca Monacelli è una psicomotricista di area socioeducativa, socia Doc Educational, esperta in Pratica Psicomotoria e Specialista in PPA®. Vive in Alto Adige dal 1993 ma è originaria dell’Umbria, dove ha cominciato la sua esperienza professionale nello sport, il basket, arrivando a giocare nella massima serie.
Che cosa significa far parte di Doc Educational?
“La vita è la possibilità di vivere più volte l’esperienza della cooperazione: venendo dallo sport di squadra credo sia fondamentale riconoscersi all’interno di un gruppo in cui tutti mettono qualcosa per permettere la riuscita dell’obiettivo. È in questa direzione che, parlando con un collega delle difficoltà di gestione di una libera professione, ho conosciuto Doc Educational. Noi siamo professionisti chiamati a lavorare con i bambini e con gli adulti e tutta la burocrazia che c’è dietro ai bandi, all’aspetto economico e amministrativo è faticosa. Entrare in cooperativa in parte mi ha alleggerita di questi pensieri. Ho apprezzato nel 2020 durante il COVID di poter ricevere una cassa integrazione, in quel momento mi sono sentita protetta all’interno di questa realtà”.
La tua carriera inizia nello sport. Ci racconti questo capitolo?
Ho giocato a basket e per dieci anni in serie A. Lo sport allena ad accettare la fatica, anche fisica, nel quotidiano e permette di raggiungere obiettivi lontani. La bellezza è tutta nel percorso che, mettendo le basi per costruire la struttura, porta a termine un progetto.
Come si è evoluta la professione?
Ho studiato per diventare insegnante di Educazione Fisica, sono diplomata ISEF e per alcuni anni ho lavorato con i bambini come insegnante di attività motorie, in seguito mi sono interessata alla psicomotricità e completata la formazione alla Pratica Psicomotoria Aucoutirier (PPA) ho preferito intraprendere un lavoro di esperta esterna nelle scuole.
In cosa consiste la psicomotricità?
Tutto ciò che facciamo è psicomotorio, ma nello specifico il mio lavoro di Specialista in PPA è un accompagnamento al processo di maturazione psicologica dei bambini nei primi 8/9 anni di vita, quando il corpo e quindi il movimento, l’azione e il gioco sono gli strumenti da favorire per arrivare al pensiero. Citando Aucouturier: “Dal piacere di agire al piacere di pensare e creare!”.
Su cosa stai lavorando in questo momento?
La mattina lavoro come esperta nelle scuole e nel pomeriggio collaboro con la Fondazione Upad (Università Popolare delle Alpi Dolomitiche) proponendo percorsi di Pratica Psicomotoria in gruppi, gruppi ristretti di aiuto e osservazioni individualizzate, non si tratta di terapia ma di un aiuto alla maturazione dei bambini. È necessario riconoscere il talento di ciascuno, la bellezza delle sfumature, l’unicità dell’essere umano.