Walter Tiraboschi è attore, regista, autore e formatore teatrale con trent’anni di carriera. Ha lavorato in varie compagnie per spettacoli e monologhi, ha partecipato a cortometraggi cinematografici e prestato la propria voce per documentari e pubblicità.
Molte le sue esperienze significative: dal 2004 al 2009 ha partecipato come attore e cantante al tour italiano dello spettacolo “La Lauda di Francesco” di Angelo Branduardi. Con “Un Uomo Oggi” ha vinto il premio di Miglior Attore Protagonista al Festival Internazionale South Film and Arts Academy Festival a Rancagua in Cile. Cantante di diversi gruppi rock, ha collaborato in reading teatrali con importanti musicisti italiani, quali Lorenzo Monguzzi, ex cantante dei Mercanti di Liquore. Walter per anni ha lavorato anche con la Compagnia Teatro Prova di Bergamo: è stato Direttore della scuola per attore e Co-direttore artistico.
Dal 2013 è presidente dell’Associazione Culturale Teatro Piroscafo di Sarnico (Bg), realtà in cui ha avuto la possibilità di consolidare i rapporti le associazioni e le istituzioni locali. In questo momento la scuola propone vari corsi per diverse fasce d’età e accoglie le richieste del territorio, fornendo proposte e iniziative di vario tipo (spettacoli a tema in ricorrenze particolari).
L’importanza della formazione
“Il teatro è l’incontro, la comunicazione, un mezzo per potersi ascoltare, uno strumento per conoscere quelli che sono gli strumenti della comunicazione. È importante viverlo come un’occasione. Favorisce il dibattito, la riflessione, diviene un mezzo per pensare. Tra le citazioni che preferisco, quella di Bergman che afferma che il teatro è fondamentale un incontro di persone. Il resto rischia solo di confondere. Spesso il teatro è un pretesto per poi lavorare su altro: questo lo vivo soprattutto con i ragazzi. La grande sfida è quella di coinvolgere i giovani: che sono molto lontani da questa impostazione ma che se di appassionano, talvolta, sono da gestire per i loro voli pindarici e il loro entusiasmo travolgente”.
Teatro sociale
Attualmente Walter tiene corsi e laboratori teatrali anche in realtà diverse: “Da 15 anni lavoro nelle carceri, nelle comunità di recupero per ragazzi con problemi di tossicodipendenza, nelle scuole e nelle cooperative per le persone con disabilità. Il modo di fare teatro è figlio di questo approccio al sociale. Dobbiamo sempre partire dal presupposto che il fine ultimo è quello di star bene – spiega Walter. È capitato di lavorare anche nelle case di riposo. “Un aspetto da scalfire quando si pensa a teatro è quello legato al fatto di imparare una parte a memoria: il teatro è molto di più. È fondamentale anche divertirsi, l’aspetto ludico e brioso”.
La cooperativa come risposta alle esigenze di questo lavoro
“Credo che Doc Educational sia la soluzione migliore a tutte le incombenze che non saprei come gestire, come il rapporto con le scuole, le associazioni e gli aspetti amministrativi e burocratici legati a questa professione. Ho sempre apprezzato il contesto e la modalità in cui operano le persone che lavorano nella cooperativa. Una caratteristica importante è la dimensione umana, cordiale e familiare, insieme alla competenza, che ti mette in condizione di affidarti con fiducia, per la gestione dei vari aspetti che incontriamo nel nostro percorso artistico. Tutti elementi che caratterizzano i collaboratori della nostra filiale di riferimento. E della cooperativa tutta “.
I prossimi progetti
“Tra i progetti imminenti, in questo momento, in occasione di Bergamo Brescia capitale della Cultura, stiamo organizzando una serie di eventi interessanti. Al momento ho in attivo almeno tre spettacoli che hanno forti radici locali e sociali. Tra questi ce n’è uno, in una fonderia, che raccoglie le storie degli operai. Sono storie molto forti e toccanti”.