Il teatro è uno strumento importante nella scuola: favorisce la condivisione tra culture diverse, fornisce agli studenti gli strumenti espressivi per essere protagonisti del loro tempo, aiuta gli insegnanti a scoprire i valori degli allievi.

Da questo punto di partenza nascono Macchiati – Alessandro Manzini e Irene Bonzi – che, oltre ad essere una famiglia, da oltre dieci anni hanno creato e approfondito un metodo didattico che li caratterizza. 

È proprio il loro bagaglio sociologico e antropologico e l’esperienza accumulata negli anni nel settore della comunicazione ad essere il motore per la creazione di esperienze multisensoriali popolari e di forte impatto emotivo. 

L’approccio all’innovazione unito alla grande passione per il teatro

I Macchiati traducono la storia del territorio leggerezza, garantendo l’approccio rispettoso degli scienziati sociali e cercando modalità originali per raccontarla.

Dopo un lungo periodo in Toscana stanno ampliando la loro attività anche in Lombardia, seguiti dai loro bimbi e aiutati da un camper per spostare il materiale tecnico. Irene continuerà a lavorare sulla progettualità e la multimedialità, mentre Alessandro si sposterà in treno per raggiungere entrambe le location e concentrare corsi e workshop. 

Durante la pandemia hanno cercato di sperimentare, portando avanti le loro attività: “Da una parte a livello familiare siamo riusciti a gestire bene la cosa avendo la fortuna di vivere in spazi ampi e con molti stimoli, dall’altra poiché la nostra attività prevedeva già un forte impatto multimediale e tecnologico, siamo stati facilitati. Ovviamente siamo contenti di essere tornati alla normalità di un linguaggio teatrale fatto di presenza e di corpi”. 

E proprio in quel periodo sono stati corsi e video come le “Storie Macchiate”, racconti sul territorio con un mix di recitazione, narrazione e grafica digitale, “Tepotratopoli”, in cui si è creato un paese virtuale con i video mandato dai ragazzi, la “Curva Fanfani” e “Il ritorno di Bronzetto”.

Il materiale come strumento per l’apprendimento

Il materiale per “I Macchiati” è un aspetto molto importante e spesso è pensato in relazione a un progetto per creare il miglior apprendimento possibile. Nel 2021, ad esempio, lavorando in presenza con il distanziamento, hanno creato una griglia una grande griglia colorata nella quale i ragazzi potessero lavorare. 

“Nelle difficoltà ti devi spremere per superare il momento, non devi andar avanti nella comfort zone”.

Macchia: una piattaforma online per l’apprendimento e le competenze

Particolarmente interessante la creazione del software “Macchia”, uno strumento per gestire il materiale didattico e i percorsi di formazione teatrale aiutando a programmare e a gestire in tempo reale il lavoro. Un gestionale relazionale integrato in un’unica piattaforma con al centro i protagonisti del futuro. 

“In questi anni abbiamo creato e approfondito il metodo didattico che ci caratterizza. Ora ogni anno lavoriamo con centinaia di bambini e abbiamo sviluppato un software gestionale specifico che ci permette di seguire con precisione il percorso di crescita espressiva di ogni partecipante”.

Doc Educational: un sostegno concreto nei progetti

Essere soci Doc Educational significa far parte di una rete ed essere sostenuti concretamente nella realizzazione dei progetti, come nel caso di “Macchia”. Grazie alla cooperativa, inoltre, sono garantiti diversi vantaggi, come lo stipendio a fine mese (e non a fine progetto) e alcune tutele importanti come la malattia.

I Macchiati sono una fucina di progetti in continua evoluzione anche per il futuro: dallo spettacolo sul partigiano Tita Secchi “La parete nord”, al video per Fondazione Monte dei Paschi, alle numerose attività e agli workshop che stanno partendo in entrambi i territori.