È’ difficile a volte lasciarsi andare su un palcoscenico, a scena aperta davanti al pubblico. Sale l’imbarazzo e ti domandi cosa ci fai lì. Poi arriva lui, ti prende per mano, ti porta con sé in quel mondo che tu non riesci ad immaginare e lui riesce a vedere.
Lui, uno dei ragazzi dell’Anfass, che ci sta benissimo nel personaggio, è il personaggio: non ha i tuoi dubbi e le tue incertezze, si lascia andare, come sospinto da un’onda e trascina anche te. Così si sciolgono le tensioni, passano le paure e si è finalmente liberi di esprimersi su quel palco.
Questa è la magia che va in scena grazie all’Asino Verde, un bellissimo esempio di teatro e condivisione, formata da utenti e operatori dell’Anffass di Desenzano, da attori della compagnia Viandanze e da volontari.
La disabilità non è una barriera, ma la chiave per vedere, percepire e vivere il mondo in modo diverso. E’ il segreto per creare insieme un’opera e una esperienza teatrale dove si lascia spazio all’improvvisazione, al lasciarsi andare, ad affrontare un’avventura in modo nuovo, senza più punti di riferimento, ma con i parametri del tuo compagno, di uno dei ragazzi dell’Anfass.
Accadono delle cose incredibili sul palcoscenico, piccoli miracoli: vedi i ragazzi perfettamente a loro agio aiutare i loro operatori a recitare ed ad entrare nella parte e nell’opera.
I ragazzi si lasciano andare, non si lasciano sopraffare dalle mille preoccupazioni come accade a volte agli operatori.
“Le cose accadono se ci credi, e hai voglia di giocare. Con la Compagnia dell’Asino Verde non segui un copione: devi solo lasciare che le cose accadano”. Le parole di Alessandro Manzini, che per anni è stato volontario e poi attore della Compagnia, prima di creare la compagnia dei Macchiati, esprimono perfettamente l’essenza di questa incredibile esperienza.
L’asino Verde ha partecipato al progetto “DIFFERENZ’ARTI 2009/10” con lo spettacolo “Spiaggiati nel crepuscolo” che è arrivato sino nella lontana Scozia, a Glasgow.